C’è uno spazio in cui la prospettiva della stabilità lavorativa conserva intatto il suo fascino un po’ retrò, in cui il sogno del posto fisso si fa cullare beatamente, incurante delle logiche lavorative a tempo determinato. È lo spazio occupato dai concorsi pubblici, procedure attraverso le quali gli enti statali reclutano nuova forza lavoro per garantire il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione.

Seppur appetito da molti, il concorso pubblico non è però di per sé capace di assicurare a chiunque un’occupazione stabile e duratura. E non potrebbe essere altrimenti, vista la sua natura di meccanismo finalizzato a individuare, in base a logiche meritocratiche, quelli che sono i profili più ideali per garantire la migliore professionalità alla macchina statale. In una logica simile, è fondamentale che ogni candidato, per giocarsi al meglio le proprie chances, abbia un quadro ben chiaro tanto delle materie di studio oggetto delle varie prove d’esame, quanto dei titoli richiesti. Infatti, se studiare bene può fare la differenza, non meno importanti sono i requisiti indispensabili per poter accedere al concorso. In merito a questi ultimi, può dunque essere utile l’individuazione di sei variabili che fanno punteggio nei concorsi pubblici.

1. Titoli di studio

Per partecipare a un concorso è talvolta sufficiente il diploma di maturità; altre volte, in relazione a profili professionali di maggior importanza, è necessario il diploma di laurea. In ogni tipologia di concorso, al voto di laurea è attribuito un punto per ogni votazione superiore a 105, e ulteriori 2 in caso di 110 e lode. Il punteggio potrà essere ulteriormente incrementato qualora il candidato sia in possesso di un master universitario di I livello (fino a 3 punti) o di II livello (fino a 5 punti). Fino a 8 punti sono invece assicurati a chi abbia un diploma di specializzazione, mentre un massimo di 12 è riconosciuto a chi abbia conseguito un dottorato di ricerca.

2. Abilitazione professionale

È l’autorizzazione a svolgere una determinata professione, che generalmente si ottiene conseguendo un titolo di studio, svolgendo un tirocinio, e superando un esame di stato a cui fa seguito, nella maggioranza dei casi, l’iscrizione al relativo albo professionale. L’abilitazione professionale è una variabile necessaria che dà punteggio non soltanto nel campo delle professioni sanitari. Nel settore scuola, l’abilitazione professionale assume la forma di abilitazione all’insegnamento che, agli aspiranti docenti, è assicurata dal possesso di una laurea o di un altro titolo di studio pienamente abilitanti, e che garantisce fino a un massimo di 3 punti.

3. Titoli di carriera o di servizio

Fanno riferimento allo svolgimento di un servizio presso la Pubblica Amministrazione, sia all’interno di un rapporto di lavoro subordinato che dirigenziale. I titoli di carriera o di servizio, conteggiati sia per anni che per frazioni di anni, sono in grado di assicurare al candidato che ne è in possesso fino a 50 punti. Essi hanno notevole importanza, in quanto le pregresse esperienze nella Pubblica Amministrazione, svolte in settori uguali o analoghi a quelli oggetto del concorso, certificano la capacità professionale del candidato.

4. Pubblicazioni scientifiche

Tra le pubblicazioni scientifiche valutabili ai fini concorsuali rientrano: articoli, libri, parti di libri. Condizione necessaria affinché esse possano essere conteggiate è che i relativi contenuti siano inerenti la classe specifica di concorso. Le pubblicazioni scientifiche, molto importanti per i concorsi nel settore della ricerca, della sanità e dell’istruzione, possono garantire al candidato fino a un massimo di 8 punti.

5. Certificazione EIPASS

Inizialmente richiesta soltanto ai candidati ai concorsi per il settore scuola, la certificazione EIPASS garantisce l’acquisizione delle competenze fondamentali in tema di informatica. Pur non essendo un titolo necessario, è comunque utile a chiunque sostenere un qualsivoglia concorso, dato che in ogni bando è richiesto esplicitamente che tutti i candidati siano in grado di saper utilizzare facilmente il computer. Il possesso della certificazione EIPASS attribuisce al candidato un punto in graduatoria.

6. Conoscenza di una lingua straniera

Come per l’utilizzo del computer, anche in merito alla conoscenza di una lingua straniera vi è esplicita richiesta in ogni bando di concorso. Ecco perché può risultare utile vantare le proprie abilità linguistiche tramite l’esibizione di un attestato di conoscenza di un idioma straniero, che generalmente è l’inglese. La certificazione permette al candidato di accumulare 3 punti (in caso di livello di conoscenza B2), 4 punti (qualora il livello di conoscenza acquisito sia C1), o 6 punti (se il livello di conoscenza è C2).